Da "La figlia di Iorio" di D'Annunzio
Restiamo in tema di pastori, con un breve e indimenticabile brano di D'Annunzio tratto da "La figlia di Iorio". E' un passo che adoro e lo trovo di una dolcezza sublime nel quale, con parole leggere e soavi come piume, si manifesta tutto il tenero amore di Mila per il pastore Aligi.
Affretta, Aligi, ché il tempo sen viene.
La luna di settembre è menomante
e i pastori cominciano a partire:
chi verso Puglia va, chi verso Roma.
E dove l'amor mio farà viaggio?
Dov'ei farà viaggio gli sien prata
dinanzi e fonti d'acque, e non sia vento,
e di me gli sovvenga quando annotta!
La luna di settembre è menomante
e i pastori cominciano a partire:
chi verso Puglia va, chi verso Roma.
E dove l'amor mio farà viaggio?
Dov'ei farà viaggio gli sien prata
dinanzi e fonti d'acque, e non sia vento,
e di me gli sovvenga quando annotta!
(da "La figlia di Iorio", atto secondo, vv. 31-38)
Labels: Culture, Drama, Literature, Poetry
0 Comments:
Post a Comment
<< Home